I malanni di stagione, soprattutto quando comincia a farsi sentire più intensamente il gradino tra le temperature diurne, spesso piacevoli e quelle dopo il tramonto, con un crollo che può essere di molti gradi e con l'umidità che cresce di colpo, sono sempre in agguato.

Vitamine C e D, attenzione ai sintomi e un sistema immunitario pronto alla risposta sono la chiave di volta per non rischiare di ritrovarsi con naso che cola, occhi arrossati e qualche linea di febbre, che può rendere difficile gestire le giornate.

Vitamine C e D per il tuo sistema immunitario

La stagione invernale mette a dura prova il nostro sistema immunitario, perché il freddo, la poca luce e una dieta spesso troppo povera di vitamine sono spesso correlate con qualche piccolo malanno.

Inoltre, quando le giornate iniziano ad allungarsi, fanno la loro comparsa i primi pollini che non ci devono trovare impreparati, ma anzi, con le riserve di vitamine C e D immunostimolanti a pieno regime.

La vitamina C è fondamentale per il sistema immunitario e per la prevenzione delle influenze, perché ne modula la risposta, concorre all'attivazione dei sistemi di difesa dell'organismo contro i patogeni e contribuisce alla risoluzione dei danni.

Questa sostanza svolge un ruolo importante nella migrazione dei neutrofili verso il punto infetto, incrementando la loro capacità di fagocitare e di aggredire chimicamente gli intrusi.

Si usa comunemente per il raffreddore, sia come elemento proveniente dalla dieta, tramite gli agrumi, sia utilizzando integratori in farmacia. Se i livelli di vitamina C più disponibili sono buoni, in media il raffreddore dura di meno e si risolve con un quadro più leggero.

Frutta e verdura fresca, in particolare gli agrumi, sono ricchi di vitamina C, che si trova anche in fragole, kiwi e ribes, oltre che in ortaggi a foglia larga, come spinaci, radicchio e rucola.

L'assunzione raccomandata è di circa 80 mg quotidiani per le donne e 90 mg per gli uomini, ma non è sempre possibile riuscire a raggiungere questi livelli solo con la dieta ed è importante utilizzare integratori consigliati dal tuo farmacista nelle fasi più critiche dell'anno, quando si raggiungono fabbisogni di 500 mg.

La vitamina D è fondamentale per la salute delle strutture portanti del corpo e per le ossa, in cui assolve un ruolo mineralizzante con l'omeostasi del calcio, cioè la capacità di estrarlo dagli alimenti e di fissarlo nello scheletro.

Serve anche per il sistema immunitario per garantire il funzionamento ordinario e quello adattivo e offrire una risposta più rapida alle infezioni.

Questa vitamina svolge funzioni di incremento delle capacità antimicrobiche per le cellule immunitarie e riduce la risposta infiammatoria correlata ai globuli bianchi.

Ci sono interazioni dirette tra raffreddore e la scarsità di vitamina D, in particolare nella stagione più fredda.

La vitamina D è scarsamente presente negli alimenti e viene prodotta a livello cutaneo come derivato del colesterolo, tramite la luce ultravioletta del sole, che durante la brutta stagione è scarsamente disponibile.

Si parla del 90% del fabbisogno quotidiano ottenuto in questo modo. Per questo è importante prolungare le attività all'aria aperta il più possibile, anche se le parti esposte sono soltanto di solito viso e mani, quando fa freddo.

Può essere assunta con il tuorlo d'uovo, il formaggio, pesci grassi come tonno, sgombro e anguilla, con il tuorlo dell'uovo, oltre che con alcuni funghi, verdure e nel fegato.

Le quantità contenute negli alimenti sono solitamente insufficienti e nel periodo invernale è fondamentale utilizzare integratori consigliati dal farmacista per mantenere il livello ottimale o avere un apporto adeguato, sempre sotto consiglio medico.

Ne servono 400 UI e con fattori di rischio si arriva a 1000 UI. Per questo è importante, durante la stagione di scarsa esposizione solare, assumere integratori basati su vitamina D, possibilmente in combinazione con la C, per migliorare la risposta del sistema immunitario.